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venerdì 4 ottobre 2019

DEBATE- il dibattito entra in classe





IO IO IO IO IO e tutti a darmi contemporaneamente la risposta. Tutti vogliono rispondere alla domanda ma nessuno lascia parlare gli altri.
Un bimbo accusa un altro e l'altro risponde rapidamente parlando sopra...e non capisci più nulla. 
Sono comportamenti che attribuiamo ai bambini, eppure siamo noi adulti, per primi, ad adottarli. Come fare? 

Nel libro "leggere Lolita a Teheran" la protagonista, e autrice del libro, Azar Nafisi, usa la metodologia del debate per spingere alcuni studenti tra i più tendenti all'estremismo islamico nascente, a guardare un problema da altra prospettiva. Parliamo di studenti universitari chiaramente, però il metodo esiste ed in molti paesi europei è materia curricolare già dalle secondarie di primo grado.  Nasce nei paesi anglosassoni su modello dei dibattiti parlamentari (no niente a che fare con le risse a Montecitorio cui siamo tristemente assuefatti in Italia) , dove secondo regole ben precise e condivise, forse perché interiorizzate, si utilizza l'ascolto attivo, l'arte oratoria e la capacità di argomentare.

 DI COSA SI TRATTA? 

Il Debate consiste in un dibattito svolto con regole e tempi prestabiliti. 



Due squadre si "sfidano" a colpi di argomentazioni. Ogni squadra ha un primo, secondo e terzo oratore. Ciascun oratore ha 2 minuti (fino ad un massimo di 4) a testa per esporre le tesi a favore della propria posizione sull'argomento. Questi si chiamano "debaters" e se sforano il tempo o finiscono prima fanno prendere penalità alla squadra. 

Ricercatori- Gli altri membri della squadra hanno il compito di verificare le fonti riportate dalla squadra avversaria e riferire ai debaters. Confrontano, selezionano l'attendibilità...insomma sono fondamentali. 


Cronometrista - figura importante quanto inflessibile. Allo scadere del tempo batte un colpo o ferma il cronometro oppure fa squillare una suoneria al cellulare, insomma emette un segnale sonoro per segnalare la fine del tempo. 

Giudici Ruolo difficile e scomodo, devono dare punteggio in base ai tempi (la gestione del proprio tempo è importantissima nel Debate), come vengono usati e se le squadre rifiutano eventuale interruzione dalla squadra avversaria (rifiutare una può andar bene, due ancora ancora, tre è barare). La giuria non giudica chi ha ragione, bensì chi ha saputo utilizzare meglio le tecniche e le strategie del debate. 

Un buon debater è prima di tutto una persona che ha capito le regole del gioco e sa applicarle. Vince in genere chi è stato più bravo a documentarsi chi è capace di seguire una logica, e esporre un argomento con sicurezza





COME STRUTTURARE L'ATTIVITA'? 

- Porre una domanda (non in forma negativa ma sempre affermativa), semplice, chiara, che preveda due posizioni chiare.

- Studiare assieme agli studenti tutte le tesi a favore e contro entrambe le posizioni. 

- Dividere la classe nelle due squadre 

- Stabilire regole, tempi a disposizione per le argomentazioni e ruoli. 

- Stabilire una data per fare la "gara" di Debate 

Forse per i bambini è meglio cominciare ad evitare il discorso "gara", specialmente agli inizi.



QUALI COMPETENZE SVILUPPA? 

Lavorare in autonomia, parlare in pubblico, ascoltare in modo critico. Aggiungiamoci la capacità di argomentare strutturando un discorso logico e saper ricercare e selezionare le fonti.  Altra capacità che si sviluppa è l'ascolto ATTIVO. Diciamolo, spesso si ascolta solo per controbattere, senza riflettere. Questa attività spinge ad ascoltare analizzando le argomentazioni altrui prima di controbattere, e ciò per controbattere più efficacemente sulla base di fondati ragionamenti logici,  si favorisce il rispetto del punto di vista altrui...e scusate se è poco. 

Insomma il tutto rientra nelle seguenti competenze chiave (2006)

-COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
-COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
-CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

Secondo le recenti competenze chiave aggiornate al 2018

- competenza alfabetica funzionale
- competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
 - competenza in materia di cittadinanza
- competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali





PUBLIC SPEAKING- PARLARE IN PUBBLICO

L'arte oratoria meriterebbe sicuramente un discorso a parte, ma nel Debate è inevitabilmente chiamata in causa, proprio perché ne è componente essenziale. L'arte di parlare in pubblico va appresa e coltivata, esercitandosi costantemente e provando le varie gare di debate. Al solito si possono fornire le basi ma è l'esperienza che rende migliori, specialmente se unita alla voglia e capacità di imparare. Ovviamente è un discorso che ha il sapore di già sentito, di minestra riscaldata, ma va ricordato e ripetuto perché , specie ai nostri giorni, si ha la tendenza a dimenticare facilmente.
Esistono, mi hanno detto al corso organizzato dal MIUR a Salsomaggiore sulle avanguardie innovative, che esistono esercizi specifici per esercitarsi nel public speaking.

 
"ovviamente ti è permesso avere paura del palcoscenico. Non appena il tuo discorso è finito"


E con questa vignetta saluto ed auguro a chi si è fermato a leggere un buon lavoro.

Maestra Imperfetta