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venerdì 16 agosto 2019

Maestra in viaggio- museo dell'Educazione, Rouen, Normandia

Estate 2018, anno di prova passato brillantemente, felicità tanta, voglia di esplorare pure e tanta...tanta libertà. Chi sta meglio di me? Altre maestre e sicuramente qualche milionario!

Si parte per la Normandia, di cui mi ero già innamorata visitando Mont st. Michel e le spiagge del D-Day (cimitero americano incluso, con tanto di militare americano perplesso da quanta roba ci stesse nel mio zainetto...me lo ha messo in ordine così bene che volevo rapirlo).
Questa volta, tra le tappe prefissate, c'è Rouen, la città dove è stata processata e giustiziata Giovanna D'Arco!

Non mi dilungherò sulle meraviglie della città, gioiellino normanno di chiese gotiche, strade lastricate e ordine che nemmeno in Svizzera, ma un tempo atmosferico degno di Londra.
Tra le tante offerte museali della città, piccoli e grandi musei, vi è questa piccola perla cui una maestra non può rinunciare...

Musée national de l'éducation

 Situato in un edificio dall'aspetto medievale (e sicuramente anche le origini), il museo si sviluppa su tre piani. L'ultimo piano è dedicato alle esposizioni temporanee.
All'interno trovate stampe, oggetti, resoconti delle varie epoche sull'analfabetismo in Francia ed i provvedimenti nei secoli per porvi rimedio. Vi è anche una deliziosa riproduzione di una classe di fine 800 (la cui foto è nello sfondo del blog).


Notare bene la scritta sulla lavagna...che stride completamente con certe illustrazioni d'epoca che mostravano punizioni corporali piuttosto severe.


La "peer education" che tanto vantiamo ai giorni nostri a quanto pare non è una novità...in questa illustrazione dei primi decenni dell'800 infatti si mostra come l'educazione tra pari fosse usata, promossa e probabilmente anche diffusa.

Un plastico raffigurante un esempio di classe "ideale" ....credo più per la calma e la tranquillità dei bambini che non per la quantità....quella presumo non fosse ideale nemmeno a quei tempi.


Esempio di metodo molto poco montessoriano....eeeh se avessero conosciuto gli zoccoli di legno del dott. Sholl....


E dopo aver goduto di foto, stampe, documenti vari sulla storia dell'educazione e delle istituzioni scolastiche, arriviamo alla mostra sui modellini istruttivi usati nelle scuole, la loro fabbricazione e l'uso, con modelli di straordinaria fattura.


Tra fiori e insetti ecco questo manichino anatomico scala 1:1 di metà 800 circa, forse qualche anno più. Non potevo ovviamente non rimanerne incantata, specialmente dopo aver visto il video della produzione di questi modelli.
Il video riprodotto nel museo non ce l'ho ma ho trovato comunque un interessante video che mostra la produzione contemporanea di fabbrica di modelli ancora più dettagliati.


Il video è completamente in Italiano e dura anche poco, ma a mio parere risulta interessante per curiosità, approfondimento oppure didattica (perché no).


Buon viaggio

Maestra Imperfetta

martedì 13 agosto 2019

StraordinariaGente-Metti una medaglia d'oro a scuola....Francesco Bocciardo ed i bambini

Metti che un bambino scrive ad un supercampione, oro nel nuoto alle Paralimpiadi di Rio 2016

Metti che tale supercampione non solo vuole rispondergli, ma pure incontrarlo, dal vivo ovviamente, per incoraggiarlo.

Metti che una maestra avesse già tale contatto perché questo Supercampione si era ben volentieri prestato ad incontrare i bambini della scuola precedentemente, in occasione di un progetto scolastico più ampio chiamato "StraordinariaGente" (come da Locandina).

Aggiungi un'educazione esemplare ed una pulizia d'animo che pochi hanno ed ecco che ne esce un'esperienza meravigliosa, costruttiva ed umana. Il supercampione è Francesco Bocciardo, oro alle paralimpiadi di Rio 2016, l'alunno in questione è un bambino meraviglioso (come tanti bimbi della scuola) e la maestra? Non ha importanza ora, ma è una che ce la mette tutta e crede in quello che fa, una maestra come tante.

Nel Novembre 2018 Francesco Bocciardo ha incontrato gli studenti dell'I.C. Teglia, Genova, presso il Teatro Gilberto Govi, Bolzaneto, Genova. 


https://www.teatrogovi.com/ 
locandina realizzata da me con l'app Canva, disegno realizzato con Sketchbook pro, 
tutto su Ipad 2018 con Apple Pencil

Ebbene posso dirlo...Io c'ero! Francesco Bocciardo è arrivato senza pompa magna, un sacchettino con dentro una custodia in legno scuro molto bella nel design e nel materiale, chiedendo se era un problema aver parcheggiato in una stradina laterale (considerando che gli era stato riservato un posto davanti al teatro). Non voleva approfittarne perché si sa, quel posto può servire a qualcuno e non voleva intasare il traffico...e già questo parla più di migliaia di articoli, vittorie e quanto altro si possa dire su di lui. 

Entra nel teatro, due chiacchiere con la maestra organizzatrice, altre due chiacchiere con la Dirigente Scolastica Elena Tramelli (quella che ha fatto venire Recalcati, si si proprio lei), ed ecco che inizia l'evento. La medaglia d'oro passa di mano in mano, da bimbo a bimbo, un gesto che va oltre il semplice toccare, la condivisione di una vittoria.

"Chi mi sa dire perché la medaglia fa rumore?"

I bimbi ascoltano, si consultano, si sente un brusio, poi una bimba in fondo alla platea urla "perché così anche i ciechi la possono sentire

Più che altro possono capire di che materiale è...ma la risposta è comunque a suo modo giusta nella sua semplicità.

Poche ma semplici parole, la propria esperienza, la propria vita sportiva e privata messa a nudo di fronte a tantissimi occhi e menti dei bambini. Tra ciò che di più bello ha detto ricordo 



"la mia vittoria preferita è quando sono stato sconfitto, perché è allora che ho imparato"

Una lezione di spirito sportivo, umanità e determinazione nel superare i limiti che la vita ci impone. I bambini lo hanno sommerso di domande e lui, paziente e gentile, ha risposto a tutto. Ha puntato anche sull'importanza di un'alimentazione corretta ed equilibrata e sulla possibilità di mantenere l'impegno sportivo e gli studi (e lui ne è un esempio). 

Nascere con una disabilità è un tiro di dado, una sfortuna, indubbiamente, ma lo sport aiuta a superare ogni difficoltà attraverso l'impegno. L'appoggio della famiglia in questo è fondamentale, occorre affrontare le proprie paure, remore, timori e far sì che il proprio figlio faccia sport. La madre, ma la famiglia in generale ha appoggiato Francesco fin da piccolo, mandandolo a fare nuoto per terapia, su consiglio dei medici, e supportandone lo spirito e la volontà agonistica sportiva sempre, fino in fondo. Oggi è un uomo capace, consapevole, autonomo e dalla volontà forte ed un cuore grande grazie ANCHE allo sport.




Il 24 Maggio Francesco Bocciardo è tra i promotori ed organizzatori, all'interno dell'evento Stelle nello sport, di stand per far provare gli sport paralimpici. Promuovere una cultura dello sport anche nella disabilità è fondamentale per tutte quelle famiglie e ragazzini che si trovano ad affrontare una vita "diversa". Lo sport è e deve essere per tutti, e per tutti si intende proprio TUTTI.




In seguito a questo evento Francesco Bocciardo è tornato nella scuola per parlare con i bambini delle classi quarte, perché un alunno gli aveva scritto e lui non abbandona nessuno.

Ebbene lui è solo uno degli ambasciatori paralimpici, persone STRAORDINARIE che hanno compiuto imprese straordinarie. Persone che devono continuare ad ispirare bambini e ragazzi andando nelle scuole e partecipando ad eventi. A lui un GRAZIE di cuore da tutta la scuola. Alle maestre e maestri e genitori che hanno letto questo post, la preghiera di diffondere la cultura sportiva paralimpica nelle vostre scuole e nel privato delle vostre case. 

Un sentito e sincero grazie dunque a Francesco, alla Dirigente Scolastica, ai colleghi e colleghe ed al CIP per aver permesso a questi bambini di avere una lezione indimenticabile e preziosa. 

Maestra Imperfetta








 Curiosità: va detto che l'evento si è potuto tenere anche grazie all'artista Antonella Ruggiero, il giorno programmato per l'evento avrebbe avuto un concerto ed il suo agente, data la delicatezza del tema e della situazione, ha organizzato in modo da permetterci di avere la disponibilità del Teatro per quella mattina.


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lunedì 12 agosto 2019

Tecnochicche - Apple Pencil

Nel post sull'ipad 2018 ho menzionato l'APPLE PENCIL!

Si chiama proprio così, apple pencil...perché pencil da sola poi faceva pensare ad una banalissima e comunissima matita, ma Apple come prefisso fa capire che è un gadget tecnologico che assolutamente devi avere e oh mio dio come ho fatto a vivere senza.
Ciancio alle bande e partiamo a gonfie mele (cit. mia sorella) con la presentazione di questo gioiellino.




Nome : Apple Pencil 

Età: due annetti circa...sostituita da quella di ultima generazione, al solito non fai in tempo a prendere qualcosa che la Apple ti ha subito tirato fuori qualcosa di migliorato. 

Utilità: si impugna come una penna (o una matita), ergonomica quanto una penna (o matita) e permette di scrivere, sottolineare, disegnare su schermo touch direttamente, come una penna su un foglio. Sensibilità all'inclinazione ed ai livelli di pressione che permette sfumature o scrittura leggera e calibrata sulle proprie abitudini. Punta in silicone sostituibile. 

COSTO: 100 € 

GARANZIA: quando finisco di ridere ve lo dico...la solita Apple.

VANTAGGI: Da dove cominciare? Ergonomia, livelli di pressione, inclinazione, permette anche di usarla al di là dello scrivere o disegnare, semplicemente per avviare app o usarle con maggiore comodità. collegamento al tablet tramite bluetooth e possibilità di caricarla direttamente dal pad se si scarica. 



SVANTAGGI: Oltre la garanzia irrisoria (e mi spiace ma continuerò a sostenere che in materia siano un tantino fetenti), non c'è un indicatore sulla penna che ti indichi che si sta scaricando, ma la Apple ha pensato anche a questo (per rimediare a sta cag..). Impostando il tablet appositamente si può avere un'indicazione della percentuale di carica dell'apple pencil direttamente sul tablet! Devo ammettere che è comodo.



TRUCCHETTO- l'apple si sta scaricando? Ti ha appena segnalato che la batteria è al 5% o meno ma tu sei ad un corso e mannaggiaamuort non hai prese dove caricare? Niente Panico! 
1. Togliete il tappino alla penna
2. inserite lo spinotto nell'apposita fessura dove ricaricate il tablet.
3. lasciatela così per una decina di minuti massimo (il tempo per caricarsi al completo), altrimenti anche meno...a seconda di quanto volete sia carica.

 Lo spinotto serve per collegare l'apple pencil al tablet o per ricaricare l'apple pencil separatamente, con l'apposito adattatore all'interno della scatola.


Attenzione che durante la carica non si pieghi, non prenda colpi etc, è delicato ed è meglio posarlo su una superficie piatta, diversamente occorre prestare attenzione o potrebbe danneggiarsi irreparabilmente. 

 ATTENZIONE

NON DEVE CADERE, non fatevela scivolare di mano perché è comunque un oggetto delicato e le cadute non gli fanno bene. 

PROTEGGETE LO SCHERMO DELL'IPAD CON VETRO O PELLICOLA SILICONICA perché suo malgrado l'apple pencil inevitabilmente vi farà delle righe sulla superficie, anche micro ma pur sempre fastidiose a lungo andare. Meglio mettere un vetro o una pellicola siliconica di quelle che vi vendono e vi applicano direttamente nelle grandi catene (Io l'ho messa e devo ammettere che non me ne pento, il tablet è come nuovo).


SI VA BENE MA TROPPE ACCORTEZZE, TROPPO DELICATO! 


Hai ragione, è molto delicato, come ogni cosa che maneggi che sia dotata di circuiti elettronici (compreso il tuo smartphone che continua a funzionare anche se il vetro è rotto). In realtà un poco di attenzione in più è sempre buona prassi, anche ecologica, ed igiene mentale, e a lungo andare entra nelle abitudini al punto che arriverai a far durare le cose senza nemmeno rendertene conto. Non esiste nulla di altamente tecnologico che non sia altamente delicato. Questo non significa che devi vivere nella paranoia, ma semplicemente una custodia, un poco di attenzione e sane abitudini rendono piacevole e comodo l'uso.

Al solito, la scelta spetta a te, io la mia l'ho fatta e non me ne pento!

Maestra Imperfetta